Walter L'Assainato
Email: walter@posthuman.it
Mario Gazzola
Email: mario@posthuman.it
Mario & Roberta ospiti nello studio dell'Antonio Syxty artista figurativo danno vita a un'improvvisata Weird Room # 6 su Getsemani - Resurrezione, "terzo cammino" della performance relazionale che debutta il 23 alla Chiesa San Pio X.
Al Litta fino al 20 marzo Corrado d’Elia dirige il testo di Amélie Nothomb dall’omonimo suo romanzo del ’98: una favola dark con echi di Barbablù, Dürrenmatt e Franju dal finale a specchi infranti come la misteriosa magione in cui si svolge.
Ha debuttato mercoledì 17 novembre al Teatro Mercadante di Napoli lo spettacolo Solaris di David Greig, regia di Andrea De Rosa, testo tradotto da Monica Capuani, in scena fino a domenica 28.
Al Teatro Menotti l’aerea compagnia di danza di Pelissari/Porceddu riscrive lo spazio con corpi in equilibri impossibili fra il palco e i suoi riflessi. Da scoprire, fino al 3 ottobre.
Dal 14 al 24 luglio in scena negli spazi del Teatro Litta Getsemani (secondo cammino), Gòlgota di Antonio Syxty, performance relazionale per sei attori silenti, palesemente influenzata dal “lockdown relazionale” che ci ha investiti tutti.
Ci viene segnalata una misteriosa performance sullo stile del Grand Guignol che sembra incentrata sull'immortale alter ego malvagio del dottor Jekyll di Stevenson, a breve in arrivo ma... dove?
E chi sarà capace di trovarla e vederla?
Al Teatro Linguaggicreativi il duo Bressan | Romondia ha tratto il proprio spettacolo di debutto dalla vita e dall'opera della fotografa americana del disagio e della memoria. Idea originale, realizzazione con luci e ombre.
Lo spettacolo di Corrado Accordino al Teatro Libero declina il dualismo del classico gotico di Stevenson in quattro quadri fuori dal tempo, per metterci di fronte a diverse forme del Male che fa parte di noi.
Elephant Woman è un'ora di degradazione al femminile, serrato one woman show dell'attrice-cantante Silvia Lorenzo che parla la lingua del pulp cinematografico.
Al Teatro Litta fino al 7 luglio la nuova regia di Syxty, che ricostruisce il ’68 in una performance di due ore e mezza di moto perpetuo per otto giovanissimi attori-danzatori ancora sui testi di Balestrini, Vogliamo Tutto e Gli Invisibili.
Il Teatro I ha ospitato dal 20 al 23 giugno la versione teatrale del capolavoro di Lem/Tarkovskij diretta da Paolo Bignamini per il Centro Teatrale Bresciano con tre soli personaggi intrecciati nell'eterno ritorno della memoria.
La quarta tappa del sempre più sfuggente progetto multimediale degli snaporaz ambienta un’intensa performance di teatro danza fra due “cameriere” in una vera stanza di uno storico hotel milanese.
Stavolta “ben” sei spettatori per turno ad immergersi nella quarta tappa del progetto performativo e a dialogare con la misteriosa svampita Daisy oltre il muro di una squallida camera ingombra di tracce e ricordi... ma di chi?
L'ultimo, disperato romanzo dell'autore milanese in scena al Teatro I fino al 29 maggio. Tre attori, un vecchio e due giovani, assistono impotenti dalla finestra alla fine di tutto.
Il testo di Mike Bartlett, al Parenti fino al 7 maggio, mette sulla scena/ring due professionisti pronti a distruggere un terzo collega più debole pur di salvarsi il posto di lavoro dal tagliatore di teste.
Ottimo quartetto d'interpreti diretti da Fabio Cherstich.
Al Teatro Menotti, fino al 2 aprile una messa in scena "punk" e del teatro della Tosse del prometeo Incatenato. Modernizzato il testo di Eschilo in una scenograficamente forte e antinaturalista, purtroppo servita da una recitazione non sempre all'altezza delle ambizioni filosofiche della regia.
Al Litta fino al 19 marzo la performance sulla fine “dell’ondata rivoluzionaria degli anni ‘70”: 12 attori under 30 agiscono i versi del poeta della neoavanguardia su una scena invasa dai segni di proteste più contemporanee.
Gran prova d’attrice per Federica Fracassi l’Erodiàs testoriana in scena al Teatro I fino al 5 dicembre, diretta da Renzo Martinelli. Purgatorio di una donna delusa nella sua passione e sorda al senso del “nuovo dio” annunciato dal suo Jokanaan.
Il non-spettacolo degli snaporaz al Teatro I: un solo spettatore in un angolo di una misteriosa stanza d’albergo, a confronto con voci da telefoni, radioline e giradischi: un’installazione immersiva nel noir più buio.
Il nuovo spettacolo di Syxty si nutre di Antonioni e ne astrae l’esistenzialismo in stilizzati quadri monocromi, curiosamente vicini al Neon Demon di Refn. Al Litta fino al 9 luglio.