Amiamo sempre persone sbagliate, le feriamo e non sfioriamo neanche la grandezza che sognavamo. Il capolavoro di Cechov diretto da Syxty (al Litta fino al 22 febbraio) dopo 120 anni graffia ancora la carne contemporanea.
Il Monologo Interrotto In Due Parti di Claudio Elli al Litta mescola satira grottesca, fumetto e video arte per far riflettere su quanto un nuovo fascismo non sia poi così impensabile nella società attuale.
Frammenti di contemporaneità (Meno emergenze): quattro attori in uno spazio astratto metafora delle gabbie mentali e sociali del presente, quattro testi di Martin Crimp fusi e messi in scena dal Teatro del Simposio al Litta (Cavallerizza) fino al 23 novembre.
Una non-recensione metanarrativa dell’astratto Pirandello onirico diretto da Antonio Syxty e interpretato da Gaetano Callegaro e Caterina Bajetta, in scena al Teatro Litta.
La Compagnia della Fortezza torna sul palco del Teatro Menotti (17-19 ottobre), trasformato in mausoleo della poesia, con l’ultima creazione di Armando Punzo tratta dall’autore-guida Genet, realizzando forse il proprio capolavoro.
Chi fu davvero il “mostro” su quell’isola mitologica? Io, Nessuno e Polifemo, di e con Emma Dante al Franco Parenti: uno spiazzante vaudeville in napoletano, italiano e siciliano, legato dalle musiche live di Serena Ganci.
Nel monologo di Niffoi recitato da Corrado d’Elia al Libero una fiaba di sangue in un Sud che sa di Marquez e si chiude con una vittoria della speranza sulla maledizione atavica.
Lo spettacolo al Libero sulle 5 celebri serial killer donne funziona più come commedia che come affondo nel lato oscuro dell’animo femminile. Gran successo di pubblico, in scena fino a domenica 8 giugno.
The Power of Theatrical Madness, al Piccolo di Milano: 4 ore di minimalismo astratto sono troppe e, a trent’anni dalla sua creazione, il teatro come “installazione d’arte vivente” risulta un po’ datato.
Legami di sangue affogano nel sangue: allo Spazio Tertulliano
fino al 18 aprile la “Carnage da camera disastrata” di Dennis Kelly nell’intensa interpretazione di Umberto Terruso, Alice Redini e Dario Merlini, diretti da Luca Ligato.
Nella performance della Societas Raffaello Sanzio in scena a Milano per la rassegna Uovo, gli attori “interpretano” artaudianamente casi di possessione documentati su nastro. La scena come rito sciamanico.
Il futuro è oscuro per inQuanto teatro, al Litta fino al 17 per la rassegna Apache, ma i loro viaggi nel tempo più che far riflettere sui suoi misteri divertono con uno scanzonato vaudeville di vintage pop.
Lo spettacolo di Matteo Tarasco da Carroll con Romina Mondello, al teatro Ciro Menotti fino al 23 marzo, è ambientato in un visionario manicomio dalle prospettive sbilenche.
Antonio Syxty mette in scena l’ellittico testo di David Harrower. Un “giallo sentimentale” o un quadro astratto di umanità primitiva? Una regia “performativa”, al Teatro Litta fino al 16 marzo.
All’Elfo PucciniPhoebe Zeitgeist mette in scena American Blues, tre atti unici di Tennessee Williams diretti da Giuseppe Isgrò: il melodramma della Grande Depressione (o dell’oggi?) stravolto in chiave iperrealista.
Intanto… sono qui – Interiorità di Prometeo, performance teatral musicale di Alessandro Parrinello al Teatro Scala della Vita sulla “cognizione del dolore” che ci sovrasta.
Al Teatro Menotti l’ultimo lavoro di Punzo con la Compagnia della Fortezza: visivamente ricchissimo e poeticamente ambizioso più che drammaturgicamente coeso.
Intervista con Giuseppe Isgrò, regista di Phoebe Zeitgeist e curatore della rassegna Contagio, andata in scena allo Spazio Tertulliano: un ponte con autori e compagnie innovative attive nel Teatro Garibaldi Aperto del capoluogo siciliano, con l’ambizione di durare.
Il nuovo spettacolo di Phoebe Zeitgeist è un intenso testo scritto dall’attrice Margherita Ortolani, più poetico che narrativo, sulle strategie di resistenza del sé all’assedio di una “terapia della salute” più aggressiva del male.