"A chi non e’ successo cento volte di trovarsi a commettere un’azione sciocca o bassa,
per la sola ragione che sapeva di 'non' doverla fare?"
(E. A. Poe, da Il Gatto Nero)
Fra le conseguenze positive della pandemia che ci confina ai domiciliari, oltre al materiale d'ispirazione per gli scrittori apocalittici, spiccano le molte iniziative promozionali lanciate soprattutto dagli editori indipendenti - da Kipple a Independent Legions ad Adelphi - per aiutare uno dei popoli più ipoleggenti d'Europa a far tesoro dell'obbligo a stare in casa guadagnandoci in quell'attività che i più lamentano di "non aver mai tempo di fare" come vorrebbero coi pretesti del quotidiano. Qui, magari, risparmiando anche qualche lira sugli acquisti e le consegne.
Vogliamo segnalarvi fra queste quella della Nicola Pesce Editore, che consente il download gratuito della versione in Pdf del graphic novel The Black Cat (copertina in apertura). E poi anche quella del satirico Asso di Roberto Recchioni (copertina qui a destra).
Sul Gatto Nero, c'è poco da dire: è uno dei più universalmente noti racconti del terrore di Maestro Edgar Allan Poe, padre fondatore della narrativa gotica, gialla e horror moderna, nonché - come ci ricorda Paolo Di Orazio (un altro che di horror ne sa qualcosa) nella sua prefazione - in un certo senso fondatore della... psicanalisi prima di Freud!
Infatti, scritto nel 1843 - ossia 52 anni prima della prima interpretazione di un sogno scritta da Freud nel 1895 - il racconto di Poe è tutta una confessione in soggettiva fatta da un assassino in procinto d'essere giustiziato per i suoi crimini, causati dalla sua degenerazione conseguente all'alcolismo (che travagliò anche la vita dell'autore). Ma il bardo di Boston è affilatissimo nel definire quella componente irrazionale della nostra attrazione verso il male che poi ci dannerà l'anima e ci condannerà alla nostra stessa - potremmo dire - autodistruzione: "Non e’ in noi, a dispetto del nostro giudizio piu’ sano, un’inclinazione continua a violare quella che è 'la legge' per il semplice fatto di riconoscerla tale?".
Affilatezza e sintesi hanno fatto de Il Gatto Nero un soggetto ideale per ben una decina di riduzioni cinematografiche, fra cui vale la pena di ricordare almeno le due dirette da Lucio Fulci: quella per così dire indiretta del 1977 (Sette Note in nero) e quella diretta del 1981 (The Black Cat appunto).
Arrivando dunque a quello (spettacolarmente) disegnato da Nino Cammarata ed edito da NPE, non si tratta di un vero e proprio fumetto, giacché non ci sono dialoghi nei balloon fra i personaggi: l'artista siciliano segue fedelmente la narrazione di Poe - interamente in prima persona e priva di dialoghi diretti - realizzando una sorta di racconto illustrato, in cui il testo letterario è elegantemente impaginato attraverso una grafica molto originale e pulita che serve al meglio le sue tavole pittoriche, che assecondano il mood psicologico della storia con le dominanti nero/grigio e bluastre (l'angoscia interiore, il buio dell'anima) alternate a violente esplosioni di rosso (la violenza, tanto più straziante quanto sempre del tutto immotivata).
Una strategia che, si parva licet, stiamo seguendo anche io e la valente musa grafica Roberta Guardascione nella realizzazione della versione illustrata del mio racconto Situation Tragedy (da Crepe nella Realtà), di cui qui accanto vi mostriamo in anteprima una tavola (avvisando gli eventuali editori ardimentosi del tempo del Corona che molte altre sono già pronte però).
Tornando invece all'opera di Cammarata, che di quest'articolo è meritatamente protagonista, sono 96 pagine di puro godimento pittorico che ben giustificano anche l'acquisto in formato cartaceo (che potete anche ordinare scontato e delivery free QUI), come avrete notato dalle illustrazioni riportate qui ai lati.
A nostro parere, un prezzo assolutamente meritato di cui non potrete pentirvi. Anche perché la lettura è l'unico contagio che non fa male alla salute (se non alla nostra di scrittori!) e da cui non serve cautelarsi.
A presto con nuove iniziative culturali "al tempo del Corona".
Mario G