Nel corso dell'ultima edizione (13-14 ottobre scorsi, in via Sant'Uguzzone, ai confini della galassia meneghina con la nebulosa di Sesto San Giovanni) dell'annuale manifestazione dedicata all'editoria del fantastico, fantascienza, fantasy, horror e weird (di cui sopra vedete la locandina ufficiale e in coda un'immagine disegnata da Franco Brambilla), Mario G ha partecipato in veste d'autore, sventolando fieramente il vessillo di Edikit, editore al cui stand faceva bella mostra di sé - accanto all'Hyde in time del 2023 - il fresco video-novel Situation Tragedy, pubblicazione di quest'anno del team Mar-G-Rob (qui accanto la potente copertina by Roberta Guardascione, sotto il booktrailer by Walter).
Suddividendosi - un po' come nel pregevole The Substance - nel proprio alter ego giornalistico, tuttavia, Mario ha assistito (anche per non eccedere negli acquisti libreschi!) ad alcuni dei panel di dibattito sulla narrativa gotica e alle presentazioni degli autori ospiti, in particolare Veglie attonite. Incubi, doppi e infestazioni della voce gotica, in cui Franco Pezzini e Chiara Meistro, curatori per I Draghi Mondadori di Specchi Oscuri, la più completa antologia (oltre 50 racconti, copertina a sinistra) di Joseph Sheridan Le Fanu, che ha definito il gotico, "letteratura identitaria", ossia che parla sostanzialmente di noi, non d'altro da noi.
Partendo da Il castello di Otranto di Horace Walpole, capostipite del genere che - dice Pezzini - arriva ad influenzare persino I promessi sposi di Manzoni, i due relatori hanno spaziato attraverso il lussureggiante immaginario visivo, a partire dal celeberrimo Incubo di Johann Heinrich Füssli (1781, qui a destra).
Immaginario che - suis verbis - non pare aver avuto soverchia influenza sulla vena letteraria di Lisa Tuttle, ospite di Stranimondi 2024 per la presentazione de Il Flauto d'osso, sua seconda raccolta di racconti modern weird, tradotti da Sabrina Terziani per Hypnos (già editore della prima, abbagliante, Il profumo dell'incubo). Nell'incontro col pubblico, infatti, la scrittrice texana (oggi scozzese d'adozione) ha dichiarato di non aver coltivato particolari riferimenti all'arte visuale o al cinema (tantomeno hollywoodiano), pur riconoscendosi decisamente nella definizione di weird, più che in quelle più ristrette (e pur da lei frequentate) di horror o di fantascienza 'puri'.
Rispondendo infatti proprio a una domanda di Mario, la Tuttle ha riconosciuto il weird come quel genere in cui l'elemento fantastico - bizzarro, surreale, imprevisto - non 'deve' necessariamente essere 'spiegato' come un'invasione aliena da altrove o una mostruosa creatura sovrannaturale, ma può spaziare più liberamente fra i fantasmi del nostro subconscio, desideri, paure, insomma i veri mostri che attanagliano i labili confini della nostra razionalità quotidiana.
Infatti Storie di amore e di morte è proprio il sottotitolo - quasi nickcaveiano, il che poi non deve tanto stupire - della presenta antologia, che appunto sull'eterno dualismo Eros/Thanatos s'impernia (come molto del song book dell'Australiano, del resto).
Un tema ben rappresentato dal composite qui sopra, formato da un'opera simbolista di Guillaume Ringaud accanto a un altro disegno dystopic-pulp di Roberta tratto dal nostro Situation Tragedy e che, come qualcuno ricorderà, già fu al centro proprio della prima puntata della rubrica Weird Room di Mar-G-Rob, che proprio da un racconto della Tuttle prendeva ispirazione e in quel video-panel ospitava proprio Andrea Vaccaro, editore di Hypnos, insieme al prezioso "vita-da-pulpologo" Andrea Carlo Cappi.
Il video reportage che vi proponiamo di seguito è un libero montaggio (realizzato da Walter L'Assainato, ça va sans dire) che collega (arbitrariamente, certo) i due contributi nei (non pochi, noterete) punti di contatto che ci hanno rivelato, attraverso circa 48 minuti di riprese effettuate manualmente da Mario via smartphone.
Non sarà il nuovo documentario di Wim Wenders, ma siamo sicuri che voi voraci rattoni divoratori di narrativa weird, gotica, horror, fantastica e surreale, vi troverete degli spunti di nutrimento.
Buon divertimento, dunque e... buone letture.
Posthuman Staff