Chi non conosce il cinema Mexico di Milano? Universalmente famoso per il culto inossidabile di The Rocky Horror Picture Show e per le relative proiezioni “animate” dai fan che conoscono a memoria battute e canzoni del classico horror/musical, la sala di via Savona è rimasta un orgoglioso baluardo di una programmazione indipendente che negli anni ha dato spazio a titoli e autori fuori dai circuiti mainstream, altrimenti irreperibili nel mondo dominato dai multisala (per fare un esempio in tema di horror, il bizzarro e trashissimo Le streghe son tornate/Las brujas de Zugarramurdi) di Álex de la Iglesia del 2013 è transitato da noi in sala l’anno scorso solo al Mexico).
Quest’anno il tempio dell’indie cinema ha varato i lunedì horror in collaborazione con Midnight Factory, in verità già iniziati questo febbraio con due titoli antologici inediti sull’italico suolo: il primo è stato Tales of Halloween (poster a destra), un lungometraggio composto da 10 corti ambientati nella famosa notte di Ognissanti (il gaelico Samhain più volte citato anche da Arona nei suoi libri) e firmati da storici giganti come Joe Dante e John Landis, accanto ad astri più recenti dell’orrore, come Neil Marshall (The Descent), Lucky McKee (The Woman) o Darren Lynn Bousman (Saw II, III e IV).
Il secondo è stato V/H/S (poster a sinistra), altro antologico diretto da un pool di nomi meno noti e basato sulla (nonché girato colla) famosa videocassetta analogica ormai vintage, titolo che come il precedente Midnight Factory distribuisce anche per l’home video in lussuosi cofanetti (dvd e blu-ray) irti di extra.
Il 22 è stata poi la volta di Honeymoon, di cui abbiamo già scritto QUI, mentre il 7 marzo sarà la sera del ritorno di Lucky McKee con il suo All Cheerleaders Die, un tuffo nel teen horror datato 2013 ma di gusto molto anni ’80.
Serata di gala per lunedì 14 marzo, con l’ospite speciale Ruggero Deodato – indimenticato autore del classico Cannibal Holocaust, controverso (e censuratissimo) capolavoro tanto del filone mondo movie quanto di quello allora (1980) nascente degli snuff – che presenterà The Green Inferno del suo giovine ed efferato fan Eli Roth, che palesemente lo omaggia; altro film da noi già recensito, per cui vi rimandiamo per approfondimenti all’articolo relativo.
Ma il vertice di questo primo flight di programmazione dei lunedì del Mexico per il sottoscritto è indubbiamente il poco noto ma geniale esordio della coppia registica belga Hélène Cattet/Bruno Forzani, quell’Amer (poster qui a destra, lo stesso fotogramma in una scena del film in rosso sotto a sinistra) di cui già parlammo in occasione della sua prima proiezione sul suolo italico al triestino S+F 2009 (e di cui scrivemmo QUI): un autentico capolavoro formalista articolato in tre quadri sulle fasi della vita di una donna (bambina, adolescente e adulta), ai suoi inespressi terrori legati alla misteriosa villa ligure in cui viveva da piccola e cui ritornerà da grande.
Carico di omaggi al Dario Argento di Profondo Rosso e Suspiria (ma con una lunga scena immobile e silente, quella della ragazza coi motociclisti, che evoca la drammaticità mitologica di un western leoniano fuori dal tempo), astratto fino alle soglie della video art nelle visioni erotiche e negli incubi notturni della protagonista, è IL film da vedere assolutamente per dimostrare quanto il genere “bis” possa essere un guscio per contenere spunti e sperimentazioni assai più alte.
Ancora inedito in Italia, meritoriamente Midnight Movies si accinge a distribuirlo in hv, insieme al secondo titolo firmato dalla “strana coppia” belga: The Strange Colour of Your Body’s Tears (qui accanto un drammatico e iconico still), che spinge l’astrazione estetizzante e la frammentazione narrativa degli stilemi del thriller argentiano verso picchi senza ritorno ancora più arditi e cerebrali. E che al momento non è ancora in programma nei lunedì del Mexico, ma tenete d’occhio il calendario: non appena verrà fissata una data, è di quelle da segnare… beh, certo, in rosso sull’agenda!
Mario G