Walter L'Assainato
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Mario Gazzola
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Il settimo album da solista del leader dei Porcupine Tree riesce a stilare un'elegante summa delle passioni del poliedrico musicista inglese dal prog all'electropop più recente, ben testimoniate dal monumentale archivio degli album storici di cui ha curato le rimasterizzazioni.
Il musical di Bowie al Piccolo di Milano: una stanza funerea, un fiume di canzoni interpretate magistralmente da Manuel/Casadilego e band, un'emozione profonda lontana da qualsiasi jukebox celebrativo.
Nelle sale Imax dal 15 al 21/09, in tutti gli altri cinema dal 26 al 28, il documentario "immersivo" di Brett Morgen sul Bianco Duca riesce a dare un quadro icastico della spiazzante creatività dell'artista Bowie e dell'uomo dietro le maschere, proprio scartando ogni realismo documentaristico nella struttura.
Apre domani al Teatro della Bicocca la mostra delle foto di Andrew Kent scattate durante la trasferta berlinese di Ziggy & Iggy nel cruciale periodo 1975-'78. 50 scatti, dischi, memorabilia e ricostruzioni d'ambienti in mostra a Milano, al centro della nostra "Urban Pictures Land", fino al 12 giugno.
NPE pubblica il saggio del 1997 di Jesús Palacios Trigo che scava nel torbido dell’“universo di streghe e stregoni, guru e santoni” che hanno lasciato la propria impronta nella storia del cinema. Ce lo presenta Roberto Azzara.
Anteprima alla Festa del Cinema di Roma del film sull'incerto Bowie del 1971, diretto da Gabriel Range e interpretato da Johnny Flynn. Un biopic anti-agiografico molto più riuscito dei suoi roboanti precursori su Freddy & Elton.
Spiazzante svolta musicale dell'ex leader dei Porcupine Tree verso sonorità electro dance: il suo nuovo The Future Bites, atteso per gennaio, sembra una distopia satirica verso la schiavitù del comprare e del possedere.
Parte come Interstellar ma svolta verso un sinistro occultismo lovecraftiano, il complesso e multistratificato graphic novel di Grant Morrison e Chris Burnham, con agganci ad Alan Moore e Jodorowsky, Dee, Machen e Burroughs, i Maya e la cabala... e implicitamente a molto rock.
Una raffinata analisi esoterico politica di Sandro Battisti del Suspiria di Guadagnino, un parallelo con le ballerine in trance psichedelica del contemporaneo Climax di Noé ispirato da Argento, uscito ora in Italia con ritardo.
L’opus magnum di Guadagnino segna una nuova pietra miliare per l’horror italiano, che si rapporta all’originale con la libertà di una cover jazz rispetto a uno standard ormai entrato nella storia.