Walter L'Assainato
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Mario Gazzola
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Uno scarafaggio metateatrale capolavoro di Eugenio Barba, Julia Varley e Lorenzo Gleijeses al Franco Parenti fino a stasera (25 aprile).
Lo "scandaloso" romanzo di Katharina Volckmer, adattato e diretto da Fabio Cherstich con l'autrice, è in scena al Teatro Franco Parenti fino all'11 aprile, nell'intensa interpretazione fisica e "punk" di Marta Pizzigallo.
La tragedia euripidea riletta da Renda, fino al 24 marzo in scena al Littahttps://www.mtmteatro.it/events/baccanti/, trasforma le menadi dei boschi di Tebe in trascendenti "trasgressive" a ritmo di techno.
La performance di Chiara Ameglio all'Elfo Puccini tratta dal Caligola di Camus riesce a rendere con le armi del teatro danza, e di un affilato sarcasmo provocatorio, la follia del potere assoluto ahinoi tanto d'attualità oggi. Uno dei migliori lavori visti nell'ultimo anno.
Il film di Yorgos Lanthimos assai liberamente tratto da Alasdair Gray immerge Bella in un mondo steampunk visionario e va giù duro sul versante erotico e su quello frankenchirurgico, senza risparmiare gli strali social filosofici del libro.
Settimo album per i genovesi Segno del Comando e chiusura della trilogia prog-esoterica dedicata a Meyrink con un nuovo concept album d’ispirazione letteraria, gotica e misterica.
Uno sguardo "meta Cechov" sullo Zio Vanja diretto da Antonio Syxty e Claudio Orlandini, in scena al Teatro Litta fino al 28 gennaio.
Il nuovo album halloweeniano di Le Bon e compagnia glam è una policroma tela composta da tre brani di varie epoche del gruppo reinventati, tre inediti nuovi e sei cover dagli anni '60 degli Stones fino all'altro ieri di Billie Eilish. Collaborano lo storico Nile Rodgers e la new star Victoria-Måneskin in un ottovolante fra 50 anni di pop rock.
The Silver Cord, 25° album dell'iperprolifica band australiana, vira sul suono dei sintetizzatori e dei vocoder dei primi '80, omaggiando Moroder e Donna Summer con un disco doppio di quasi due ore, arricchito dagli extended remix di tutte la canzoni dell'album base.
Il secondo film della romana-francese Annarita Zambrano guarda al vuoto dei giovani-bene viziati dell'Italia degli anni '90 ma non scava e non graffia come vorrebbe, nonostante le numerose scene pulp.