"Uscita che fu dalla vasca come Venere dalla conchiglia, si dedicò con cura meticolosa a spalmarsi la crema su tutto il corpo per preservarne la morbidezza per il suo futuro, pur così incerto in questa condizione tanto piacevole quanto inedita. (...*)"
(da Hyde in Time)
E' online da qualche giorno il videoclip (che vedete qui sotto, a lato uno still) del nuovo singolo ‘Dr. Jekyll & Sister Hyde’ dei Death SS, primo estratto dal concept album “The Entity” (previsto in uscita per maggio 2025), prodotto da Steve Sylvester con Tom Dalgety, produttore inglese vincitore di un Grammy già all’opera con Rammstein, Ghost, The Cult e altri titani del rock duro.
Dr Jekyll & Sister Hyde è una potente canzone goth metal in puro stile Death SS, che cita ironicamente l’omonimo film di Roy Ward Baker, prodotto dalla Hammer nel 1971 e da noi distribuito con l'infame titolaccio "Barbara, il mostro di Londra" (qui sotto il trailer, in basso ai lati del virgolettato locandina e fotobusta d'epoca della pellicola), in cui il dottor Jekyll, quando assume la sua diabolica pozione, si trasforma in realtà in una donna, seducente e letale come l'Hyde che in Stevenson invece appare un maschio primitivo e selvaggio.
Come nel film e nel divertente video (diretto da Andrea Falaschi), la storia appare ambientata nella Londra vittoriana di fine ‘800, dove il Sylvester-Jekyll (a sinistra) si balocca col malvagio alter ego Hyde, che però vediamo trasformarsi in una lei, ora vittima delle sue nequizie (praticamente una griffe dell'imagerie sylvesteriana classica), ora femme fatale dominatrice e killer come la presentava il film di Baker.
E anche il romanzo Hyde in Time di Mario G (da cui abbiamo tratto la cit. da pag. 65 che avete letto in apertura), fonte d'ispirazione per il concept album di "Steve & Death company" insieme al romanzo del 1824, Confessioni di un peccatore impeccabile (o "eletto" in alcune traduzioni), scritto da James Hogg in un'originalissima per l'epoca doppia versione: nella prima parte parla l’editore del manoscritto, raccontando la tragica trasformazione di un pio giovane ossessionato dalla religione calvinista in uno psicopatico killer di peccatori in forma di “cronaca del narratore”; nella seconda, "Memorie e confessioni di un peccatore eletto scritte da lui stesso", in quello che oggi noi diremmo cinematograficamente racconto in soggettiva, ossia dal punto di vista del giovane folle medesimo.
Hogg fu fonte d'ispirazione per il ben più celebre Strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di R. L. Stevenson che tutti conosciamo, il quale ovviamente è stato la base per la rielaborazione postmoderna apocrifa firmata da Mario G. con le illustrazioni di Roberta Guardascione (qui a lato un'elegante gentildonna a passeggio nel parco già pericolosamente trasformata in temibile fiera).
Il booktrailer montato da Walter L'Assainato che vedete qui sopra monta altri disegni della triplice mano pittorica in cui si suddivide RobG per assecondare il triplice manoscritto in cui si articola il romanzo di Gazzola, utilizzando come colonna sonora una versione demo di Ave Adonai, insieme a Possession sul lato B del singolo, disponibile ora in digitale e in edizione limitata deluxe 12” con una speciale copertina sagomata con vinile rosso trasparente effetto smoke e conterrà la prima delle 4 parti che compongono il libretto con l’intera storia che si cela dietro il concept The Entity, che si sviluppa lungo dodici canzoni (a lato la copertina).
Le cui ispirazioni letterarie spaziano dai personaggi di James Hogg e Robert Louis Stevenson fino ad Aleister Crowley, che cerca di liberare l'uomo risvegliando il suo genio artistico (Aleister Crowley e il dio occulto di Kenneth Grant) e “Cimiteria”, il fumetto porno horror Edifumetto di Renzo Barbieri degli anni '70, di cui lo stesso Sylvester ha scritto una nuova storia destinata a una pubblicazione nella collana di Annexia di Luca Laca Montagliani, di cui il sulfureo metallaro è già stato collaboratore. Ma le ispirazioni toccano anche Mary Reilly (cioè il romanzo La governante del dottor Jekyll, di Valerie Martin, 1990, da cui il film Mary Reilly di Stephen Frears), e Ritratto di un assassino: Jack lo squartatore - Caso chiuso di Patricia Cornwell, che come avrete letto indaga insieme a Mario nelle note del curatore di Hyde in Time, dove viene scoperto anche il ruolo del pittore Walter Sickert nel 'passaggio di consegne' Hyde-Jack, che scoprirete fulcro di una prossima canzone dell'album (a sinistra un'altra illustrazione di Roberta su Hyde-Sickert dal romanzo).
“Con ‘Dr. Jekyll & Sister Hyde’ ho avuto l'occasione di realizzare un video molto cinematografico, assistito nel montaggio dallo stesso Steve", spiega il regista Andrea Falaschi. "Era molto che aspettavo l'occasione giusta per mettere in campo alcuni vecchi trucchi scenici del cinema di Hitchcock. Non vi è nessuna CGI nel video, sono tutti effetti pratici come si faceva una volta”.
"(...*) Ora percepiva distintamente gli sguardi degli altri, specie dei maschi, quasi brucianti sulla sua pelle. Era una sensazione che la inorgogliva come mai aveva sperimentato nella sua peraltro giovanissima vita. E quegli uomini erano così buffi nei loro atteggiamenti fintamente sostenuti o altezzosi, così scoperti nella loro brama trasparente che li si sarebbe potuti tirare e far ballare come burattini attaccati ai fili. Che lei sentiva di tenere già saldamente in pugno. Era tutto così eccitante. E lei era già diventata un’abile quanto fintamente pudibonda svergognata. Era veramente fantastico sentirsi femmina."
(Hyde in Time)
Ava N. Gard