Walter L'Assainato
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Mario Gazzola
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Il nuovo film di Julia Ducournau punta al senso di emarginazione, intrecciando un misterioso contagio pietrificante, l'autodistruzione con la droga ai "comuni" problemi dell'integrazione razziale, culturale e dell'omosessualità. Con abbaglianti visioni pur in una sceneggiatura frammentaria.
Il film di Mike Flanagan, tratto da uno Stephen King non horror, gioca solo col fantastico ma per lanciare un formidabile inno alla vita: un universo intero in ognuno di noi, lunga, corta, fortunata o meno che sia.
Il secondo film del danese Salim è una discesa sottomarina nelle viscere dei sentimenti rimossi dal protagonista e nelle sue dolorose scelte passate: Lento, malinconico e lontanissimo dalla spettacolarità mainstream, esce nelle sale italiane per Wanted Cinema dal 26 giugno.
Memorabile concerto spaziale di due ore e mezzo (alla ventiquattresima) all'Arcimboldi del leader dei Porcupine Tree in veste solista ma al comando di una band eccellente in grado di volare oltre la Via Lattea. Un weird reportage: anche il regista Cortez notato fra il pubblico, ma chi era la dama in rosso accanto a lui?
Il nuovo concept album dei diabolici metallari guidati da Steve Sylvester è ampiamente ispirato ai romanzi di Hogg, Stevenson, Martin, all'Hyde in Time di Mario G., al film di Baker, al saggio di Cornwell e al fumetto Cimiteria.
La tedesca Creepy Images pubblica il Volume 2 della più completa raccolta di manifesti cinematografici, locandine e fotobuste dell'epica stagione dell'italian giallo argentiano e oltre, amato in tutto il mondo, da Tarantino a Sean Baker.
Pubblicata in occasione dei 50 anni del capolavoro di Dario Argento l'antologia-prequel di Profondo Rosso, la presentazione al pubblico nell'aperitivo-concerto all'Admiral Hotel di Milano-Fiera giovedì 10 aprile.
Europictures distribuisce nelle sale italiane dal 3 aprile quello che potrebbe essere l'ultimo film di Cronenberg in tutti i sensi e che infatti si confronta col tema della morte in una lucida e inquietante evoluzione di tutti i temi chiave del visionario regista canadese: paranoia tecnologica, erotismo del difforme e fascino del doppio.
L'adrenalinico thriller di JT Mollner è una macchina da suspense senza fiato che gioca abilmente sui cliché e sulle nostre aspettative attraverso un astuto montaggio non cronologico della vicenda.
Il nuovo album del quartetto italiano omaggia il free jazz di Coleman e Coltrane, intrecciandolo con kraut, prog e anche tecniche di registrazione new wave, dando vita a un disco pressoché strumentale, non facile ma originale e superbo accompagnamento di viaggi siderali.