Walter L'Assainato
 Email: walter@posthuman.it
Mario Gazzola
Email: mario@posthuman.it
				
				
Suoni ricercati, policromi o gotici negli album degli italiani Glory Of The Supervenient, Movin’ K, Bridgend e Presence, dei norvegesi Dimmu Borgir e degli inglesi Landskap, che svettano sul lotto.
Al Litta fino al 19 marzo la performance sulla fine “dell’ondata rivoluzionaria degli anni ‘70”: 12 attori under 30 agiscono i versi del poeta della neoavanguardia su una scena invasa dai segni di proteste più contemporanee.
Gli Iconoclast festeggiano 30 anni di musica col nuovo, maturo Driven to Defiance. Spigoli no wave anche nel Throttle Elevator Music IV di Kamasi Washington, il “nuovo Coltrane” che flirta coll’hip hop.
Dai filologici Rolling Stones del riuscitissimo Blue & Lonesome all'eversivo Zeal & Ardor, che nello spiazzante Devil Is Fine violenta la musica già detta "del diavolo" con blastbeat elettronici, cori blasfemi e staffilate black metal.
	        
          
	                
            Priest non è venuto a portar la pace ma la spada
      
     
	        
          
	                
            Sensorium, il fantaeros di Battisti
      
     
	        
          
	                
            Il teletrasporto quantistico
      
     
	        
          
	                
            Collassi di metropoli
      
     
	        
          
	                
            Sucker Punch - un sogno dentro un sogno dentro...
      
     
	        
          
	                
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            Franklyn, il Fauno dark di Dio?
      
     
	        
          
	                
            A Giger, che ora ride coi suoi demoni
      
     
	        
          
	                
            Osso - suono penetra carne