Walter L'Assainato
Email: walter@posthuman.it
Mario Gazzola
Email: mario@posthuman.it
Ancora interpretata dal (pur improbabile) Caleb Landry Jones, la riscrittura del classico di Stoker operata dal visionario Luc privilegia la passione all'orrore, offrendoci momenti di grande cinema e un finale intensissimo e sorprendente.
Quasi 2 ore e venti di strabordante metafora del "declino dell'impero americano" visto attraverso il parallelo con la decadente Roma imperiale, in un film che fagocita l'intera storia del cinema, da Meliés a Metrpolis, Blade Runner, Brazil, Baz Luhrmann fino alle metropoli fantastiche di Poor Things.
Bonamy numero due: vergini e pulp
I cine-Oscar 2012
The Harmony Codex: gli Ottanta secondo Steven Wilson
Nymphomaniac director's cut: psicanalisi della fica senza tagli
Posthuman su ROBOT
Nel cupo 2019 respirano a colori i Forever Still
Marfa Girl - lo sguardo impuro di Larry Clark
La notte del giudizio - la violenza del branco
Rossosperanza senza speranza di redenzione
Moonage Daydream, polvere di Starman sullo schermo argentato