Body horror femminista spietato sul tempo che scorre, i segni che lascia e caustico sullo star system, il secondo film di Coralie Fargeat ha già lasciato il segno a Venezia e dal 25 ci schizza tutti di sangue in un (fin troppo) eccessivo finale ultra splatter citazionista.
Quasi 2 ore e venti di strabordante metafora del "declino dell'impero americano" visto attraverso il parallelo con la decadente Roma imperiale, in un film che fagocita l'intera storia del cinema, da Meliés a Metrpolis, Blade Runner, Brazil, Baz Luhrmann fino alle metropoli fantastiche di Poor Things.
L'ultimo, grandioso film documentario in 3D di Wim Wenders sul grande artista contemporaneo dei Sette Palazzi Celesti suo connazionale stimola l'occhio attraverso i grandi spazi-atelier e le ciclopiche installazioni di Kiefer, potenziali scenografie per infinite storie cinematografiche di cui ci sembra di vedere "l'anticamera" già pronta.
A Nuoro dal 27 al 29 settembre una rassegna musicale in cui il rock pesante incontra le tradizioni locali e le frontiere dell'elettronica.
Opera seconda della regista Rose Glass, l'incrocio fra Bound dei Watchowksy e Thelma & Louise ci offre un noir che nulla deve ai precursori a base di duri maschi, vibrante d'autentica passione che ci rende quello stle del Tarantino che tanto ci manca.
Insieme al vincitore e ai racconti finalisti della quinta edizione del Festival, il libro contiene un romanzo breve inedito di F. M. Crawford, tradotto dal curatore A. C. Cappi e due racconti ospiti: il suo La mossa del vescovo e una nuova versione di Confiteor di M. Gazzola.
Il film di Luigi Cozzi, tratto da una sceneggiatura di Daria Nicolodi che avrebbe dovuto concludere la trilogia argentiana delle Madri, rivive in Blu-ray italiano grazie a Oblivion. L'abbiamo rivisto nell'orgia estiva del recupero di thrilling storici per sviluppare l'antologia Fantasmi di oggi, fra il ferrariano Padre Pio e l'Alien: Romulus di Alvarez. 
Conclusione della trilogia "sexy horror story" di Ti West dominata dalla mattatrice Mia Goth, che torna ad interpretare l'aspirante star del film capostipite. Orgia di riferimenti metafilmici ad Hardcore, Angelo della vendetta, Blow Out e anche al C'era una volta a... Hollywood tarantiniano. Con un killer argentiano in guanti neri per l'episodio più carico di suspence del franchise.
Dai Calibro 35 ai Passengers al Carpenter musicista, fino all'Ora Blu degli Uncle Acid appena uscito, breve viaggio negli album musicali concepiti come ideali colonne sonore di film in realtà inesistenti.
LA (in)COSCIENZA DI ZENO portata in scena dagli Oyes all'Elfo Puccini fino al 2 giugno è una tragicommedia a volte fin troppo grottesca, ma che ci riporta uno Svevo più attuale di quanto ricordassimo.
Il Dylan Dog a colori Lettere dall'Incubo e la versione teatrale Il Caso Jekyll di Sergio Rubini rinnovano l'attualità del doppio malvagio di Stevenson, ribadendone il ruolo di protagonista che ricopre anche nell'Hyde in Time di Mario G.
Uno scarafaggio metateatrale capolavoro di Eugenio Barba, Julia Varley e Lorenzo Gleijeses al Franco Parenti fino a stasera (25 aprile).
Lo "scandaloso" romanzo di Katharina Volckmer, adattato e diretto da Fabio Cherstich con l'autrice, è in scena al Teatro Franco Parenti fino all'11 aprile, nell'intensa interpretazione fisica e "punk" di Marta Pizzigallo.
Un viaggio psichedelico: Maico Morellini, scrittore di s/f già premio Urania, ci offre la sua ispirata recensione del secondo capitolo della monumentale space opera cinematografica tratta da Frank Herbert.
La tragedia euripidea riletta da Renda, fino al 24 marzo in scena al Littahttps://www.mtmteatro.it/events/baccanti/, trasforma le menadi dei boschi di Tebe in trascendenti "trasgressive" a ritmo di techno.
La performance di Chiara Ameglio all'Elfo Puccini tratta dal Caligola di Camus riesce a rendere con le armi del teatro danza, e di un affilato sarcasmo provocatorio, la follia del potere assoluto ahinoi tanto d'attualità oggi. Uno dei migliori lavori visti nell'ultimo anno.
Il film di Yorgos Lanthimos assai liberamente tratto da Alasdair Gray immerge Bella in un mondo steampunk visionario e va giù duro sul versante erotico e su quello frankenchirurgico, senza risparmiare gli strali social filosofici del libro.
Settimo album per i genovesi Segno del Comando e chiusura della trilogia prog-esoterica dedicata a Meyrink con un nuovo concept album d’ispirazione letteraria, gotica e misterica.
Uno sguardo "meta Cechov" sullo Zio Vanja diretto da Antonio Syxty e Claudio Orlandini, in scena al Teatro Litta fino al 28 gennaio.
Il settimo album da solista del leader dei Porcupine Tree riesce a stilare un'elegante summa delle passioni del poliedrico musicista inglese dal prog all'electropop più recente, ben testimoniate dal monumentale archivio degli album storici di cui ha curato le rimasterizzazioni.
Andrea Carlo Cappi, guru vivente del "ladro in nero" delle Giussani, recensisce per noi il terzo Diabolik filmico by Manetti Bros, in anteprima al Fantasticon Film Fest, nel corso di Cartoomics 2023, e nelle sale da ieri.
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