Print this page

La seconda ondata dei Giallo Movie Posters

Written by  14 Apr 2025
Published in Libri
Read 125 times

La tedesca Creepy Images pubblica il Volume 2 della più completa raccolta di manifesti cinematografici, locandine e fotobuste dell'epica stagione dell'italian giallo argentiano e oltre, amato in tutto il mondo, da Tarantino a Sean Baker.


Giallo2Come preannunciato nell'articolo dello scorso ottobre, la teutonica Creepy Images ha appena lanciato il Volume 2 (copertina qui accanto e nel composite sopra il titolo con un Gatto a 9 code americano e una copertina di colonna sonora di 4 Mosche di velluto grigio con titolo in giapponese); sempre a cura di Thorsten Benzel, è l'art book più completo e capillare sull'iconografia del giallo all'italiana: 228 pagine in lussuosa carta patinata a colori (all'accessibile prezzo di 27,50€) con 300 immagini di 49 film. In pratica, la più vasta selezione disponibile di poster, locandine (formato 33 x 70 cm), fotobuste (70 x 50 cm), soggettoni (anche chiamati manifesti 1 foglio, formato 70 × 100 cm), due fogli (grandi manifesti cinematografici di formato 100 x 140 cm) e quattro fogli (composti da due sezioni unite, di formato 140 x 200 cm) di film thriller - o "thrilling", come impropriamente era diffuso definirli in un'epoca meno "global" - della golden age dello "spaghetti giallo", che è poi quella del cinema di genere italiano tutto.


Giallo2L'epica stagione, dagli anni '60 alla fine dei '70, in cui il cinema visto in sala (in assenza di DVD, VHS e ancor meno piattaforme online, streaming etc.) era la principale forma d'intrattenimento popolare (ricordiamo che la televisione italiana era composta dai soli canali Uno e Due della Rai, oltretutto in bianco e nero fino al 1977), in cui si producevano centinaia di western sull'onda del successo di Sergio Leone, gotici e poi horror (Freda, Bava, Lenzi, poi Argento, Fulci, Margheriti, Castellari etc.), persino l'oggi impensabile fantascienza spaziale, seguita al successo mondiale di Guerre Stellari. Oltre, ovviamente, a polizieschi ("poliziotteschi"), a sottogeneri ibridi (come i rape'n'revenge, i women in prison, i nazi-erotici o i mondo movie esotici), variamente speziati di ingredienti "di moda", come sesso (sempre più esplicito), arti marziali etc.; e, ovviamente, gialli e thriller, oggetto del volume in questione.

                                Giallo2
Un genere i cui confini si sfumano spesso su quelli del poliziesco (laddove ad indagare sui crimini c'è uno sbirro) e poi dell'horror, man mano che gli omicidi si fanno più violenti e sanguinosi e la battaglia alla baionetta con le commissioni di censura conquista crescenti margini di libertà d'infierire sui corpi delle vittime, come abbiamo già osservato molto frequentemente donne (e tanto più quando si va a creare l'immagine promozionale volta ad attrarre il pubblico a pagare il biglietto del cinema). Con l'eros che via via si insinua un po' in tutti i generi sopra elencati e avanza fianco a fianco di lame e squartamenti nell'inesorabile marcia del mostrabile.

                                   Giallo2
Giallo2Il primo dettaglio che balza all'occhio di questo Volume 2 è l'arco temporale di riferimento: mentre l'1 trattava una cinquantina di film usciti in un lasso di 9 anni (1961-'69), qui ne troviamo circa altrettanti (49 per la precisione) ma in un arco di soli due anni: 1970-'71! Segno evidente dell'esplosione commerciale del fenomeno, che comincia a generare proseliti a schiera: infatti, il volume è idealmente inquadrato fra il debutto di Dario Argento con L'uccello dalle piume di Cristallo (secondo titolo dell'indice, sotto le locandine spagnole, preceduto di poche settimane in sala da Uccidete il vitello grasso e arrostitelo di Samperi) e il suo Quattro mosche di velluto grigio, terzo vertice della "trilogia degli animali" precedente il capolavoro Profondo Rosso (che ha appena celebrato i 50 anni dalla trionfale uscita nelle sale e ispirato la nostra antologia Fantasmi di oggi appena presentata al pubblico, di cui a destra vedete la 'Pittura Nera' di Regina Calamai che introduce il mio racconto La danza nel cimitero).

                                  Giallo2
Capolavoro che troveremo certamente nel Volume 3 dell'antologia visiva della collezione di Thorsten Benzel (in cui ognuno di noi sogna di passare una nottata da... Sindrome di Stendhal), che coprirà il periodo 1972-1976 ("o forse fino al '77", ci spiega il curatore) ed è in preparazione per il Natale 2025 o al più tardi per l'inizio del 2026; quando infine il ciclo dei Creepy Giallo Posters è destinato a concludersi con il Volume 4, cui spetta estendersi dal 1977 (o '78) fino al 2022: un arco temporale amplissimo "a causa del progressivo calo nella produzione italiana di gialli e ancor più nella loro circolazione internazionale", dice sempre Benzel, mettendo il dito nella piaga del declino del glorioso genere sotto i colpi dell'offerta televisiva privata, poi dell'home video e infine del presente regno delle serie e delle piattaforme di streaming.


Giallo2Intanto godiamoci la lussuria visiva dei 49 titoli del periodo 1970-71, sulla cui influenza non si può dubitare: la conferma viene persino dal Cannes-palmato e penta-Oscarizzato Sean Baker (regista di Anora), che nell'intervista sul Nocturno n. 260 (feb-marzo 2025, copertina a lato) si dichiara fan sviscerato del cinema di genere italiano (e dei thriller argentiani in particolare); oltre che dal già noto Quentin, che ha inserito un brano del mitico Ennio - Paranoia prima, dalla colonna sonora del Gatto a nove code - nello score del suo Grindhouse - A prova di morte, ripassato in tv proprio qualche sera fa (il brano viene usato quando Arlene nota l'entrata in scena dell'auto-killer di Stuntman Mike).



Giallo2Nella valanga produttiva del periodo troviamo così gioielli indimenticabili come Una lucertola con la pelle di donna (Fulci), Giornata nera per l'ariete (Bazzoni) e La corta notte delle bambole di vetro (Lado), accanto a piccole gemme pulp da riscoprire a dispetto della loro origine come pure opere commerciali "su commissione", come ad es. La bestia uccide a sangue freddo di Fernando Di Leo, allora già noto per i polizieschi da Scerbanenco, ma che girò anche questo sexy thriller d'imitazione argentiana "cialtrone" (così lo definì il regista stesso nell'intervista girata dal team di Nocturno per gli extra del DVD RaroVideo) in quanto programmato, "cotto e mangiato" in circa tre settimane solo per seguire un'onda al momento vincente, appunto abbondando con le scene erotiche (per cui in alcune edizioni francesi il film era stato addirittura insertato di ulteriori scene hard). Un film di cui Di Leo stesso si stupì molto di sentirsi dire in anni più recenti che era un autentico "precursore del pulp tarantiniano" sopra citato.


Giallo2Un'altra curiosità è la presenza nel volume di un paio film di genere western come Giunse Ringo e... fu tempo di massacro (Mario Pinzauti, 1970) o Il venditore di morte (Lorenzo Gicca Palli, 1971), inseriti per una compresenza di elementi del giallo, come del resto inquadrato dallo storico dossier di Nocturno n. 31 (2005) Ai confini del west, che analizzava appunto le varianti crudeli, gotiche e gialle dell'altro "spaghetti genere" per eccellenza dei '70.

Giallo2Grazie alla completezza del volume scopriamo poi anche l'originalità dei poster di provenienza polacca: generalmente disegnati a mano senza impiego d'immagini tratte dai fotogrammi del film, scartano più spesso delle locandine europee l'abbinamento crime/sex con la bella damsel in distress discinta e minacciata dal killer in favore di visioni surrealiste che sembrano rifarsi più a un Topor che all'immaginario di exploitation appunto più comune per le pellicole in questione.

Giallo2Gli esempi che vedete ai lati sono le locandine slave proprio del Gatto a nove code (sopra a destra) e di Una farfalla con le ali insanguinate (Duccio Tessari, 1971, a destra il poster classico italiano, a sinistra la versione polacca).


Appuntamento al Volume 3, dunque e... attenti a non gridare!

 


Mario G

Last modified on Monday, 14 April 2025 10:24
Rate this item
(1 Vote)
Website Security Test