Per una volta vi segnaliamo una mostra non milanese ma un'avanguardia che proviene dal Sud Italia: infatti, ci arriva dagli amici della Mondo Pop di Roma questa iniziativa dal gusto spiritosamente "alla Ac/Dc": l’artista italiano David Vecchiato ha chiamato a raccolta decine e decine di colleghi di tutto il mondo al MADRE di Napoli per le 4 mostre collettive del 2010 e continuerà a raccogliere in veste di curatore esponenti di un movimento artistico destinato a diventare la nuova avanguardia dell’Arte Contemporanea.
L’intenzione di Vecchiato (nella foto qui a destra) è proporre un ordine critico tra le diverse correnti artistiche.La mostra che apre il Festival il 1° maggio 2010 è Back from Black (la locandina è in apertura). Dal luminoso Pop al buio Underground. E ritorno.
Seguiranno altre 7 mostre per le edizioni 2010 e 2011:
Characters & Patterns
Pop Surrealism & Lowbrow Art
Gothic, Expressionism, Folk and Steam Punk
Masters of the Underground Art
e Street & Urban Art Adventures
che terranno impegnata l’area del museo MADRE dedicata al Festival fino a fine 2011.
Questi segni sono stati in voga dagli anni '60 fino agli '80 ma poi, man mano che gli immaginari eredi della Pop Art quanto della Street Art evocati dalle opere delle nuove generazioni di artisti si facevano più vicini al mondo dei cartoon, dei fumetti, dei tattoo e di quelle forme di espressione considerate in genere subculture, il mondo ufficiale dell’Arte li accusava di banalizzazione e di fatto li censurava, non mostrando più i loro lavori.
Così questi artisti figli della cultura pop e delle logiche del fai da te sono maturati nei circuiti underground e hanno sfruttato al meglio il web e la strada per costruirsi clamorosi successi commerciali trovando vie parallele al sistema del mercato dell’arte più istituzionale e alle gallerie che li snobbavano.
È nata così una cultura visiva sovversiva che si è diffusa come un virus.
Non una ribellione sterile al mondo dell’arte ma una visione parallela del fare arte fondata su tattiche di guerrilla promozionale e di marketing, che passano per la realizzazione di immagini per illustrazioni, cartoon, t-shirts, art toys, oggetti di ogni uso, capi e accessori di moda.
Sono nate, spesso su iniziativa degli stessi artisti, riviste e gallerie specializzate e industrie produttrici di gadget di quest’arte che sembra non aver bisogno di critici per essere decodificata .
L’iniziale mancanza di dialogo costruttivo con la critica e col mercato ufficiale ha permesso agli artisti di crescere esprimendosi in totale libertà.
In molti si sono resi visibili dipingendo sui muri e usando la strada come galleria.
Negli ultimi anni questo “movimento sotterraneo” ha iniziato a rivendicare il suo ruolo nell’Arte Contemporanea e lo stesso sistema dell’arte che li snobbava, dalle gallerie ai musei, dalle Biennali alle grandi fiere, ha iniziato a corteggiare questi nomi ormai famosissimi aprendogli le porte dei propri salotti buoni.
In Italia, dopo le esperienze di alcune gallerie specializzate, è stata la collettiva Urban Superstar Show 2009 a cura di David Vecchiato, presentata lo scorso anno nel Museo più importante del Sud Italia, a offrire un primo segno determinante di questo cambiamento, esponendo questa nuova Arte Contemporanea in un museo.
Infatti la mostra è stata subito seguita da altre esposizioni simili presentate in altri musei e luoghi istituzionali italiani.
L’Urban Superstar Festival 2010 dall’omonimo titolo prosegue il lavoro di diffusione culturale iniziato con la collettiva Urban Superstar Show 2009 offrendo una ben più ricca panoramica di quest’onda di artisti contemporanei e mettendo ordine tra le diverse correnti artistiche che attingono comunque a piene mani negli stessi contenitori d’ispirazione, prima fra tutti la Pop Art leggibili da tutti.
David Vecchiato nella selezione degli artisti e delle opere mette in evidenza anche come molti degli autori di fumetti dei decenni passati hanno influenzato stilisticamente la formazione degli artisti Pop Surrealisti e Lowbrow che la mostra Back from Black gli affianca.
È evidente in mostra l’ascendenza nei confronti dei pittori Lowbrow e Pop Surrealisti dei padri del fumetto underground Robert Crumb e Gilbert Shelton così come quella dei loro ispiratori Basil Worverton, Harvey Kurtzman e degli autori della rivista di satira statunitense MAD.
Ancora prima nel tempo è lo stile dei cartoon degli studi Fleischer (Betty Boop, Popeye) ad aver suggerito un’estetica tra iconografia pop, tematiche inquietanti e scenari surreali che ritroviamo in molti dei lavori di questi artisti.
Ma non è trascurata in mostra anche l’influenza di artisti del fumetto più recente come Jamie Hewlett, papà di Tank Girl e dei Gorillaz, Daniel Clowes, gli italiani Andrea Pazienza e Bad Trip e di autori come Dave Cooper e Jim Woodring, che si sono in seguito dedicati essi stessi alla pittura. C'è anche un divo del fumetto arty come il nostro mito Dave McKean (nella foto qui a sinistra vedete una sua immagine sviluppata per Mirrormask, suo primo film da regista dopo i fasti delle collaborazioni con Neil Gaiman che l'han reso celebre nel mondo).
L’intenzione dell’intero festival è anche quella di liberare queste correnti artistiche dalla
generalizzazione estetica.
L’Urban Superstar Show Festival intende far luce sulle origini e sulle divisioni di stili e correnti di questa Underground o Lowbrow Art, dell’arte di “basso profilo” che, come analizzato dal testo di Vecchiato, è in realtà l’unica capace di raccontare con estrema lucidità la sovrapposizione tra fiction e realtà che vive l’Occidente negli ultimi anni.
Una serie di riferimenti che vanno dalle capacità di stilizzazione dell’antica arte orientale al Rinascimento transalpino di Bosch e Bruegel, dall'Arte Pop di Warhol e Niki De Saint Phalle alla sintesi necessaria del segno di Haring fino al Writing, fanno da guida a un percorso tra le opere che illustra da dove vengono questi differenti stili e tendenze dei questa nuova Arte Contemporanea internazionale.
Visto che quest’onda di artisti molto deve al web e che attraverso la rete si è contaminata
velocemente permettendo a quest’arte di crescere altrettanto velocemente priva di confini
territoriali, sarà attraverso il blog-in-progress degli artisti dell’Urban Superstar Show Festival (www.urbansuperstar.com) di cui potrete seguire in tempo reale gli aggiornamenti, l’esecuzione delle opere, i video e le immagini.
Prima di salutarvi, un po' di networking per chi non è comodo col percorso:
www.mondopop.it
www.myspace.com/mondopopshop
www.facebook.com/mondopopgallery?ref
www.flickr.com/photos/mondopopgallery/
www.twitter.com/MondoPOP
www.vimeo.com/user2514093/videos
http://www.ustream.tv/discovery/live/all?q=MondoPOP