Una cine-segnalazione per i posthuman-cinefili che - come il sottoscritto, peraltro - vent'anni fa si fossero persi il film del compianto Patrice Chereau (scomparso proprio un anno fa) sui drammatici e sanguinosi momenti storici legati alle guerre civili tra cattolici e ugonotti nella Francia del tardo XVI secolo.
Infatti, potremo (ri)vedere La Regina Margot (locandina in apertura) che appunto nel 1994 vinse il premio della giuria e quello per la migliore interpretazione femminile di Virna Lisi, lunedì 6 ottobre alle ore 20.00 nella Sala Grande del teatro Franco Parenti, per una proiezione unica, celebrativa tanto del regista (cinematografico e teatrale, in passato anche collaboratore di Strehler a Milano) quanto della sua pellicola storica, interpretata da un cast "regale" non meno del soggetto che la nutre ("storico" a sua volta, in quanto tratto dal romanzo omonimo di Alexandre Dumas padre). Accanto alla madreperlacea Isabelle Adjani (Margot) e alla premiata Virna Lisi (Caterina de' Medici), sfilano infatti nientemeno che Daniel Auteuil, Jean-Hugues Anglade, Vincent Perez (sotto in una scena bollente con l'Adjani), Jean-Claude Brialy e persino il regista Barbet Schroeder (nel ruolo di un consigliere di Corte), ma anche una nutrita pattuglia di italiani formata da Claudio Amendola, Miguel Bosé, Asia Argento, Bruno Todeschini e Valeria Bruni Tedeschi. Cotanta falange attoriale dava vita al pluripremiato, ambizioso e caravaggesco affresco su uno dei periodi più cupi e violenti della storia francese: quello appunto sulla famigerata strage degli ugonotti, punteggiato da una ridda di congiure di corte, veleni e balenar di coltelli da far invidia al papato dei Borgia (che gli è anteriore di poco meno di un secolo).Una fase resa da Chereau senza fare sconti sul sangue in scena, il che all'epoca gli era valsa anche qualche critica, per quello che su qualche giornale che ora non ricordo più veniva definito una sorta di "pulp storico" (pensate, allora il termine non era ancora di moda: Pulp Fiction usciva lo stesso anno, sembra un secolo fa, no?!). Una critica che all'epoca aveva appunto allontanato anche il sottoscritto dalla visione del film. Lunedì 6, vent'anni dopo, il film sarà dunque visibile per la prima volta (e speriamo non unica, visto che al momento non è disponibile nemmeno in dvd) non solo restaurato in alta definizione, ma finalmente in versione integrale, ossia completa di alcune scene erotiche e violente che erano state tagliate dalla distribuzione italiana, sempre attenta al quieto vivere dell'italico spettatore.
Buone visioni storiche (in tutti i sensi).
Mario G