In attesa di approfondire la rassegna Jazz al Parenti con il concerto del Donny McCaslin Quartet, vi segnaliamo altri suoni “cutting edge” (come direbbe il suo curatore Gianni G. Morelenbaum) che infestano la Penisola, se non proprio il capoluogo lombardo: in particolare, riceviamo segnalazione di un succulento appuntamento in ambito di “oltrejazz” in programma a Parma.
Nello spazio dell’ex fabbrica ristrutturata del Wopa (di cui vedete qualche immagine a lato dell’articolo), una collaborazione fra le locali rassegne Abisso Festival e Positive River Festival consentirà anche ai cacciatori di nuovi suoni del Nord Italia di vedere sullo stesso palco il prossimo giovedì 24 marzo un dittico molto stimolante di band “bass driven”, il cui connubio per ora era stato riservato al pubblico romano: si tratta infatti degli Zu accompagnati dai Sudoku Killer di Caterina Palazzi, un’accoppiata che ha già collaborato anche in alcune date internazionali, come vedete da questa ripresa live girata nel 2015 in Croazia).
L’inquieto carrozzone avant jazz/rock/thrash si accinge a presentare dunque i propri ultimi album: rispettivamente Cortar Todo e Infanticide, di cui peraltro sul sito avevamo già scritto QUI, venendo preceduti da una band (presumiamo locale) dal minaccioso nome di Bazooko!, ma di cui non siamo riusciti ancora a scoprire nulla da anticiparvi… forse seguendo l’evento del 24 su Facebook (QUI) scopriremo altri dettagli (e possibili altre support band al momento non confermate).
Gli Zu sono gli headliner della serata: una band iperproduttiva, che negli anni ha dato vita a una quantità impressionante di materiale (15 album e oltre 1000 concerti in tutto il mondo), collaborando in studio e dal vivo con artisti come Mike Patton, The Melvins, Jim O' Rourke, FM Einheit (degli Einsturzende Neubauten), Eugene S. Robinson (Oxbow-Bunuel), Steve MacKay (degli Stooges), Thurston Moore, Damo Suzuki (dei Can), NoMeansNo, Joe Lally (dei Fugazi), fino ai connazionali Teatro degli Orrori e Xabier Iriondo (ex Afterhours). Sempre in formazione a trio “in chiave bassa” (Pupillo al basso, Luca T. Mai al sax e Tomas Järmyr alla batteria), negli ultimi due album per la Ipecac del citato Patton hanno ulteriormente radicalizzato il suono in direzione di metal, math, no-wave, noise ed elettronica, sempre più lontano dalle originarie radici nel post jazz alla Naked City. Ma magari è una distanza che appare a me, dato che lo stesso John Zorn definisce il loro “un suono potente ed espressivo the spazza via completamente ciò che la maggior parte delle altre band in circolazione fa al giorno d'oggi”.
Meno estremo e metallaro ma spesso anche più godibile il jazz rock del quartetto di Caterina Palazzi (con Antonio Raia al sax tenore, Giacomo Ancillotto alla chitarra e Maurizio Chiavaro dietro i tamburi), che afferma di suggere dal grunge come dalla psichedelia (e chi potrebbe dar loro torto?), anche se il segno più evidente che ha rievocato in me è quello di un jazz rock da maturi Lounge Lizards dediti a composizioni distese su durate più estese.
In ogni caso serata altamente consigliata a chi è disposto a scoprire nuove sonorità di casa propria in grado di partire alla conquista del mondo. Se invece il 24 foste già impegnati, sappiate che il tour dei Sudoku Killer prosegue il 18 aprile a Ferrara e il 23 a Torino, per poi spaziare nell’Europa dell’Est e del Nord, mentre gli Zu saranno al LoFi di Milano il 29 marzo e poi… beh, QUI vedete il loro tour plan. Ma per rivedere insieme le due band sullo stesso palco toccherà attendere, perché non sono annunciate altre date in tandem.
Mario G