Iamro, TENET è diventato il palindromo più famoso e discusso del pianeta. Il titolo come sapete è ispirato al tuttora misterioso "Quadrato del Sator", che già Valerio Evangelisti utilizzava nel suo Cherudek, e che ben metaforizza la possibilità di inversione del flusso temporale su cui si basa la frenetica trama dell'undicesimo film di Cristopher Nolan.
Iamro, tutti hanno detto la loro sul film: che è un capolavoro, che è la montagna che ha partorito un topolino, che la banalità della trama action-spionistica non vale la stordente complessità degli assunti di fisica quantistica (nuovamente studiati insieme al fidato esperto Kip Thorne) che reggono il cronoparadosso.
Su questi ultimi, se volete, potete approfondire QUI (ma ci sono diversi articoli in rete che tentano di divulgare gli arcani della fisica di frontiera a noi primitivi).
Su dieci validi (e condivisibilissimi) motivi per vedere il film, a dispetto dei maligni, potete leggere l'articolo di Giovanni De Matteo sul suo blog Holonomikon.
Se volete metterli a confronto con una recensione negativa, eccovene QUI una per esempio.
Potevamo non dire la nostra anche noi? Enebbe, ora qui vedete finalmente la rapida videorecensione di G.oiraM... a ritroso nel suo viaggio antitemporale sul canale Youtube di namuhtsoP.
Es eteis isoiruc, gli still frame montati da Walter in sovrimpressione sulle riprese by Mario.G sono rielaborazioni delle foto scattate dal recensore nelle stesse location realizzate da Roberta Guardascione, parte di Palindrome, nuovo progetto di graphic story del team Mar-G-Rob, al momento misterioso quanto il Sator.
Qui sotto ne vedete una mini gallery in anteprima.
Sul "presente del futuro", scrive Gianrico Carofiglio nel suo articolo Il Tempo Inafferrabile (su Rewriters n. 2, lug/ago 2020) che "l'idea di un tempo lineare - quello che scorre come un fiume - non è una constatazione ma un retaggio culturale. In molte civiltà, come in molte riflesioni filosofiche, troviamo concezioni e punti di vista del tutto differenti. (...) Ernst Mach, fisico, filosofo, pioniere degli studi sulla percezione, diceva che non siamo in grado di misurare i mutamenti delle cose rapportandoli al tempo. Al contrario desumiamo l'esistenza del tempo proprio per via della constatazione del mutamento. Per Sant'Agostino è inesatto dire che i tempi sono passato, presente e futuro: più corretto sarebbe parlare di presente del passato, presente del presente e presente del futuro" (dalle Confessioni).
Colonna sonora ideale per i vostri approfondimenti filosofici, prima della colonna sonora del film di Ludwig Göransson, consigliamo la Swastika Girls II di Brian Eno & Robert Fripp masterizzata al contrario, come fu trasmessa... per errore al John Peel Show nel 1973! Eno, sempre pronto ad accogliere la casualità nell'evento musicale come il suo maestro John Cage, non dev'essersi offeso troppo, visto che oggi la trovate nell'edizione in doppio cd dell'album No Pussyfooting (copertina qui a lato).
Se non fossimo tutti finiti ostaggi di una ben più prosaica bolla temporale che ci ha sottratto quasi un anno di vita, sarebbe stato il pilastro ideale di una mostra come la parmigiana Time Machine. Comunque, nel caso non vi siate ancora fatti la vostra opinione, correte a vederlo: come Joker o C'era una volta... a Hollywood, Tenet è IL MLIF di cui si parlerà quest'anno.
Qui sotto il trailer ufficiale del film.
Onub otnemitrevid!
Posthuman Staff