L’olandese Reel 23 rende finalmente disponibili in dvd i primi 2 Cronenberg sperimentali: in bn il primo, a colori il secondo, sono film molto acerbi (siamo nel 1969/70), comunque da vedere per il fan perché anticipano lucidamente temi che il Maestro svilupperà nel tempo, come ad es. la telepatia (Scanners), o ancora d’attualità oggi (la sterilità femminile di massa è al centro del nuovo Children of Men di Cuaròn che, almeno sulla carta, sembra quasi uno sviluppo del finale di Crimes).
Strutturalmente simili, procedono in maniera non narrativa, guidati da una voce monologante che ci riporta di esperimenti scientifici e delle loro conseguenze. Le scene filmate dal 26enne David ricordano atmosfere nouvelle vague e qualche antonionismo alla Blow Up, mentre la recitazione (muta) degli attori sa un po’ di Living Theatre. La monotonia del parlato senza dialoghi e la mancanza di azione drammatica rendono un po’ faticosa la visione, ma in nuce c’è già il Cronenberg che ameremo da qui in poi: le degenerazioni della scienza, la potenzialità della nostra mente di creare mostri, il corpo (e il sesso) come campo di battaglia fra individuo, tecnologia e potere. Se non ancora la componente fanta-horror che gli darà fama, è invece già ben riscontrabile la capacità del Canadese di riprendere architetture moderne deserte e desolanti, traendone geometrie algidamente inquietanti. Insomma, due bei saggi d’autarchia inventiva.
La qualità delle immagini è ottima, l’audio talmente povero… zero gli extra: neanche la divisione in scene (un sogno: edizione italiana RaroVideo con riprese della proiezione a Suoni&Visioni con colonna sonora live di Steve Piccolo e altri jazzavanguardisti cult). Molto cyberpunk il digipack spartano in bn.
Il catalogo dell’etichetta comprende anche titoli ballardiani, gibsoniani etc, su cui varrà la pena ritornare ancora più avanti per il gaudio dei fanta-fan più devianti.