Mentre l'insulso Twilight si dà un gran da fare per far tubare le adolescenti italiche ma possibilmente senza turbare nessuno, un altro horror teen-vampiresco sbarcato al Torino Film Festival (proiezioni nel week end 28-29 novembre), in procinto di essere distribuito nelle sale italiane a partire dal 9 gennaio 2009 dalla neonata Bolero Film.
Si tratta di Lasciami Entrare (Let the Right One In, ovvero Låt den rätte komma in), diretto dallo svedese Tomas Alfredson e scritto da John Ajvide Lindqvist, autore anche del romanzo omonimo da cui il film è tratto (pubblicato in Italia da Marsilio insieme al suo seguito, “L’estate dei morti viventi”).
Il film ha già fatto parlare di sé creando grande attesa, quella per un horror, per una volta, non banalmente articolato sui consueti schemi narrativi da 'filmetto per adolescenti al drive in', ma nemmeno sulle svenevolezze romantiche che hanno consentito ai pallidi succhiasangue di Catherine Hardwicke di conquistare le copertine di tutte le riviste patinate salvo poi, come sempre accade in questi casi più di marketing che di cinema, venir subito bollato da tutti come una boiata.
Noi Twilight l'abbiamo infatti prudentemente evitato. Debora Montanari, che l'ha visto a Bologna per CiaoRadio, pur trovandoci anche qualche spunto salvabile, ne dice che: "Soprattutto nel secondo tempo, quando la trama acquista movimento, propone un'azione piatta, senza emozione: non c'è paura, non c'è ansia. Inseguimenti, battaglie, tutto da copione, freddi quanto i vampiri protagonisti".
La pellicola di Alfredson, invece, solo apparentemente utilizza elementi narrativi analoghi: una coppia di adolescenti dodicenni (qui la vampira è lei), un personaggio emarginato dai compagni (lui), un rapporto intenso ed esclusivo fra due "diversi" che rischia di diventare molto pericoloso (e lo fa)... Ma, a quanto si dice, il regista svedese ha utilizzato la materia combinando situazioni indiscutibilmente horror (pare, con spaventi non 'telefonati') con un quadro di angoscia generazionale che ha spinto qualcuno ad accostare il suo film a celebri bidsungroman come i Quattrocento Colpi di Truffaut o I figli della violenza di Bunuel.
Un doloroso processo di crescita in cui il giovanissimo protagonista (nella foto qui a sinistra) deve sperimentare la quotidiana crudeltà dei suoi coetanei 'normali' e affrontare il fatto che l'unica persona con cui sente una qualche sintonia rappresenta il Male Assoluto nella sua accezione 'normale'.
Fin qui le premesse, noi non abbiamo ancora letto il romanzo né visto il film ma vi informeremo per tempo sull'ingresso in scena dei nuovi, giovani vampiri.
Il momento - non c'è libreria che in questo periodo non abbia un intero scaffale dedicato ai vampiri! - è assai propizio per i canini lunghi, che tornano protagonisti anche di alcune uscite meno 'esposte' mediaticamente ma non per questo da trascurare: infatti esce per Fox Home Video (dopo passaggio-lampo in sala) il neozelandese Perfect Creature, film diretto da Glenn Stranding che mescola scenari moderni e vittoriani per raccontare di una "Nuovo Zelandia" in cui umani e vampiri vivevano in armonia, finché...
Ancor più stimolante l'attesa ristampa in dvd di Hanno Cambiato Faccia, un vampiresco-politico firmato negli anni '70 - quando ancora si poteva pensar di miscelare disinvoltamente i generi - da Corrado Farina. L'autore di Baba Yaga immagina vampiri capitalisti dediti a "succhiare il sangue" ai lavoratori... l'idea sembrerà molto 'anni '70', ma non ditemi che oggi risulta così fuori luogo poi...A quest'ultimo titolo dedicheremo presto una recensione singola.
Buone visioni e... ricordate: certi vampiri per entrare in casa vostra devono ricevere il vostro aperto invito... loro non sono trascinati dal marketing!
Posthuman Staff