"E' cominciato tutto con un film pornografico. Giuro su Dio che era un film pornografico come altre centinaia che avevo visto. No: c'erano delle differenze, il montaggio e delle inflessioni strane, ma io ho pensato che fosse per via della povertà di mezzi. No: sarò sincero con voi, ho pensato che fosse così perchè l'aveva girato una donna. Il film, così com'era, era hardcore e impassabile, ma lei chiese se poteva incontrarmi per discutere l'uscita del film nei circuiti normali. Avrei potuto rifiutare. Ma io non rifiutai, e lei venne da me, cercando di farmi cambiare idea, nell'unico modo che conosceva".
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"E' particolare. Lo ammetto. Usare gli stessi due attori per tutto il film. Non tutte le sequenze finiscono con l'eiaculazione, la sequenza delle scene... forse lei sta capovolgendo delle convenzioni, ma alla fine dei conti è comunque pornografia hardcore. E per me questo non è un problema! Io sono piuttosto liberale in questo senso. Ma chiamiamo le cose per il loro nome, no? Non facciamo finta che sia arte rivoluzionaria, non sono così cretino da non capire la differenza. E mi sembra un insulto pensare che lo sia".
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"Lei crede che il mondo rimarrà così? Lei crede che questo sia il livello più alto? Legga i giornali ... inseminazione artificiale, clonazione, contraccettivi per l'uomo. Molto presto, il sesso sarà completamente separato dalla riproduzione. E lei crede che per questo sparirà? No, potrà evolversi fino ad arrivare ai livelli più sofisticati di interazione: una lingua universale, senza parole. Ci pensi! Pensi a cosa vorrà dire! Non ci sarà più repressione! Niente più caccia alle streghe, un mondo senza vergogna e senza sensi di colpa! ... E le persone che noi ci permettiamo di chiamare pervertite e deviate - cioè le vittime di questa guerra - le persone umane che noi abbiamo criminalizzato e traumatizzato, verranno riconosciute per quello che veramente sono: Visionari! Visionari! E' per questo che lei deve imparare a vedere!".
Capite ora chi è lui e chi è lei? E stanno davero parlando solo di scene hard o c'è altro?
Quando arriverà la rivoluzione di cui stanno parlando? Arriverà?
O forse il 'regno della libertà' che immagina il personaggio non sarà mai la realtà, e chi vorrà viverlo dovrà - come diceva Jung nel film di Cronenberg - "fare qualcosa di imperdonabile per poter continuare a vivere"?
E... se io vi dicessi che tutto questo sta accadendo sul palcoscenico di un teatro?
Tenete d'occhio la situazione, sviluppi in arrivo...