"...Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'Impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente".
Così affermava spavaldo il Marinetti nel 1909, quando un genere letterario che avesse il futuro e il futuribile come proprio oggetto privilegiato ancora stava emettendo i primi vagiti.
Oggi, che gran parte delle rotture dei codici artistici classici predicate dai futuristi - e gran parte dei futuri un tempo preconizzati dagli autori di fantascienza - ci sembra d'averli già alle spalle, i semi del Futurismo germogliano ancora... infatti, per esempio, nel manifesto programmatico del Connettivismo echeggia massicciamente nonno Marinetti. Il quale a sua volta, probabilmente involontariamente, con le parole riportate sopra avrebbe potuto benissimo introdurre un'antologia di Asimov-Bradbury-Dick-Ballard & co., se solo li avesse conosciuti... non vi pare? Ah, la tentazione delle ucronie!
Ma non divaghiamo: il fatto è che sabato 28 febbraio prossimo, presso lo Spazio Polaresco di Bergamo, il Centro Universitario Teatrale e il Movimento Connettivista, in occasione del centenario della fondazione del Futurismo, presenteranno una serata dedicata alle due avanguardie artistiche italiane, entusiasticamente accomunate dal desiderio di varcare i confini del presente e, nel manifesto che vedete in alto a sinistra, dal vortice metropolitano dipinto da Fabio Giampietro.
Gli attori del CUT si esibiranno nella recitazione di testi futuristi, mentre i connettivisti metteranno in scena alcune loro creazioni: a cominciare dal manifesto stesso del Connettivismo, per poi proseguire con la proiezione del corto cinematografico Lo Specchio e la Pistola, tratto da un racconto di Alex “Logos” Tonelli, che verrà a sua volta teatralizzato da un attore del CUT; per continuare con il reading futurista-fantascientifico di Lukha Kremo Baroncinj, tratto dalle pagine del suo ultimo romanzo, Gli Occhi dell’Antidio: gli impulsi gotico-cibernetici di Sandro “Zoon” Battisti, co-fondatore del movimento nonché webmaster del portale Cybergoth; le atmosfere catartiche di Visione, a cura di Paolo “Evertrip” Ferrante; per poi finire con il reading collettivo Cadenze Cosmiche ai Margini di un’Eclissi Cibernetica, testo nato dalla penna di più di dieci autori connettivisti nel corso di una sessione di scrittura collettiva on line tenutasi il 23 dicembre 2008 sulle pagine elettroniche del blog Supernova Express. Tutto questo e altro ancora è Futuri Connessi.
Futuri Connessi rappresenterà anche il "debutto live" di Barriere: l'ultimo racconto di Mario G, che i lettori postumani hanno probabilmente già assaggiato proprio qui online, sarà interpretato dall'autore in un reading drammatizzato delle angosce notturne dell'uomo perso nel buio della propria stanza da letto.
Delle ardimentose gesta dei connettivisti ormai Posthuman s'è occupata a più riprese. Ora però... cos'è questo CUT? La compagine teatrale studentesca nasce a Bergamo nel 1978. A partire dal 1993, il centro è interamente gestito da studenti universitari. La direzione artistica è attualmente affidata al veterano Claudio Morandi. Nel corso degli anni, il centro si è distinto per la capacità di valorizzare gli attori locali e per l’alto livello qualitativo espresso sul palco. L'associazione produce con continuità spettacoli e promuove serate e rassegne teatrali liberamente organizzate.
Lo Spazio Polaresco si trova, manco a dirlo, in via Polaresco, 15 a Bergamo.
L’inizio delle performance è previsto per le ore 21,00. E l’ingresso al Futuro è gratuito per tutti.
Per informazioni e contatti: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Allora vi aspettiamo nel futuro. Se c'è...
Posthuman Staff