Eccoci qua. In attesa di avere anche noi fra le mani la nostra copia calda di stampa, vi riportiamo la presentazione del numero dal sito dell'editore.
Dopo aver superato il traguardo dei cinquanta numeri, Robot prosegue nella sua missione di esplorazione del mondo della fantascienza, chiamando in causa per questo cinquantunesimo numero i più grandi nomi della science fiction.
Se il grande Robert Silverberg scivola piano piano nel passato col suo racconto in anteprima mondiale A ritroso, Paul Di Filippo è lanciato nel più lontano futuro postumano, quando le specie intelligenti diventeranno entità semi divine, le cosiddette "singolarità". Ma resta qualcosa di sentimenti mortali come amore, invidia, desiderio?
Domande difficili nel rapporto con alieni ultraevoluti e incomprensibili se le pongono anche Ugo Malaguti e Gianni E. Viola, vincitore del Premio Galassia. Problemi più pratici, di salute, li affrontano invece i protagonisti di un'ideale "trilogia degli organi" nei racconti di Dan Pearlman, Claudio Leonardi e Mario Gazzola.
Per le rubriche, interviste con il grande scrittore Ray Bradbury, autore dei capolavori Fahrenheit 451 e Cronache marziane, e col brillante Danny Boyle, regista di 28 giorni dopo e Sunshine (accidenti, e noi che abbiamo scritto che è una ciambella "riuscita senza il buco"?! Dovremo immediatamente fare atto di contrizione, NdR).
Nella sezione "attualità", appare la seconda parte della rassegna sui cinquanta migliori fumetti di fantascienza, Doctor Who e una guida al futuro postumano che ci aspetta.
Siete pronti?