Dopo Freaks Out, il lungamente atteso (QUI l'articolo di Roberta che lo annunciava) cinecomic su Diabolik dei diabolici Manetti Bros. (poster a destra) era l'altro titolo da cui si attendeva la sospirata rinascita del cinema di genere italiano, dopo i sempre rievocati fasti degli anni '60 e '70, quelli dei Leone, degli Argento, dei Fulci e dei Bava, tra l'altro regista proprio della prima trasposizione cinematografica (locandina a sinistra, sotto una scena) con John Philip Law nel ruolo dell'immortale ladro coi pugnali inventato nel '62 dalle sorelle Giussani (sulle fattezze di Robert Taylor).
Personaggio che quest'anno festeggia i 60 anni d'ininterrotta vita editoriale e che fu il pioniere della ricca famiglia dei cosiddetti "neri" italiani: Kriminal, portato a sua volta al cinema da Lenzi, come vedete nello still qui sotto accanto a Diabolik, Satanik (ai lati riproduciamo le copertine originali dei rispettivi numeri 1 in edicola), fino al Genius di Manara, ai fotoromanzi di Killing o al Daniel di Bunker/Verola edito da Corno, che figura anche fra i nostri ricordi d'infanzia).
Un filone che Luca Mencaroni ha storicizzato in due corposissimi e illustratissimi volumi, per un totale di 560 pagine complessive, tanto per darvi un'idea dell'estensione del fenomeno editoriale dei neri italiani (vedi la ridottissima minigallery qui sotto), che parte non secondaria ha avuto (sin dai primi tentativi di censura istituzionale) nell'evoluzione del costume nazionale, fino alle parodie di Dorellik, e persino nella connessa rivoluzione sessuale, come ben documenta anche il saggio La rivoluzione sessuale degli anni Sessanta nel fumetto italiano di Natale Spineto, sul volume Sex & Revolution (ed. Skira).
E non solo: anche nella musica rock, come vedete dal videoclip di Body Movin' dei rap-metaller Beastie Boys del 1998 (qui nel remix di Fatboy Slim):
Nonché nella pubblicità, che si è servita del famigerato ladro imprendibile per gli spot di Securmark, Crodino e Renault Twingo: la tavola di Roberta G in apertura è infatti lo sviluppo di un disegno sviluppato per un articolo sul blog LiquidSky sull'advertising vintage pop fumettistico oggi assai di moda.
Un filone che dunque il cinema fa solo bene a riscoprire: o dobbiamo pensare che solo Hollywood possa fare i miliardi coi film sui personaggi dei fumetti del Marvel Universe o della DC?
Fortunatamente, come avrete visto nell'ultima puntata di Wonderland, l'italiana Bonelli (che quest'anno festeggia gli 80 di attività) ha già annunziato alle genti una serie animata coprodotta dalla RAI stessa sul personaggio fantasy di Dragonero e un film sul cacciatore di vampiri Dampyr, di cui si parla già da un po' negli ambienti fumettistici e che sembra finalmente destinato ad approdare anch'esso sugli schermi nel corso del 2022.
Una trasposizione, torniamo al film dei Manetti attualmente sugli schermi italiani, che - come d'uso - ha subito fatto levare il ciglio alla cinecritica nostrana, per la presunta inadeguatezza degli attori scelti per interpretare i ruoli del criminale mascherato (Luca Marinelli), Eva Kant (Miriam Leone) e l'ispettore Ginko (l'ottimo Valerio Mastandrea).
Non fidandosi del tutto di una 'kritika' proverbialmente snob nei confronti dei prodotti di narrativa 'popolare', i due Weird Brothers sono andati a stanare un vero esperto della materia dal suo bunker segreto sulle pendici di un colle sull'isola iberica di Maiorca: Andrea Carlo Cappi, non solo in quanto autore di una recensione estremamente positiva sul film dei Manetti sul suo blog Borderfiction, ma anche in quanto "persona informata dei fatti".
Il Cappi-Torrent (suo pseudonimo sulla collana Segretissimo) è infatti autore di ben 4 romanzi letterari incentrati sul personaggio di Diabolik (attualmente ristampati da Excalibur), nonché ora della novellizzazione della sceneggiatura del film dei Manetti, che trovate in libreria per i tipi di Mondadori, com'è noto tratta dal n. 3 del fumetto, ossia L'arresto di Diabolik (alla cui copertina si richiama direttamente la cover del romanzo, come vedete dal composite qui sotto).
Insomma, non ci siamo rivolti certo a un "pulpista dell'ultima ora" per la comodità di appoggiarci a un amico: e cosa ne dice dunque l'esperto dei neri?
Beh, ascoltate la chiacchierata a tre voci qui sotto linkata e lo saprete:
Così come troverete conferma della voce secondo cui non uno ma ben due sequel del film sono già in cantiere, sempre a firma della diabolika coppia di fratelli Manetti e prodotti da 01, ma in cui pare che l'inafferrabile delinquente in nero sarà interpretato da un altro volto, quello dell'attore Giacomo Giannotti. Sul resto, trame e quant'altro, Cappi sembra non saperne più di quanto già riportato sul web.
Sarà vero o l'astuto agente del pulp starà mantenendo un... "segretissimo"?
Posthuman Staff