È nelle sale italiane da giovedì 17 novembre Diabolik - Ginko all'attacco!, secondo film dei Manetti Bros. ispirato al mitico "kriminale con la k" e la calzamaglia nera delle sorelle Giussani (a sinistra la locandina, sotto il trailer), che tra l'altro quest'anno festeggia i 60 anni in edicola con una valanga d'iniziative: è già in edicola il romanzo firmato da Andrea Carlo Cappi, novellizzazione della sceneggiatura del film, scritta gomito a gomito coi registi romani dal massimo diabolikologo mondiale (copertina by Giuseppe Di Bernardo qui a destra).
Ed è in buona compagnia, insieme all'albo speciale Colpo alla Rinascente by Gomboli/Nunziati), presentato nell'evento presso lo storico grande magazzino meneghino accanto al Duomo di cui vi narra lo stesso Cappi QUI.
Nonché della riedizione a cura di Excalibur dei quattro romanzi su Diabolik già scritti dall'infaticabile Kapp, che per i filologi nella continuity narrativa del personaggio si situano esattamente al termine della trilogia filmica dei Manetti (il cui terzo capitolo, girato contemporaneamente al secondo, è atteso in sala probabilmente per la primavera 2023) e sono state presentate a loro volta sabato 19 al museo del Fumetto Wow di Milano dall'ubiquo Kapp, per l'occasione catapultato verso l'entrata di Viale Campania non dalla celeberrima Jaguar e-type ma dalla scattante 500 L blu del Gaz.
Libri che trovate anche nell'attualissimo formato Audible (realizzati da Full Color Sound), insieme anche a un audioserial Audible basato sulle prime avventure del Re del Terrore.
Ma anche della rivisitazione del numero 107 - Diabolik, chi sei? - albo fondamentale sulle origini del personaggio (soggetto del terzo film della Manetti-saga), realizzata dalle sempre noirissime matite del dylaniano Corrado Roi, omaggio presentato in anteprima con mostra al recente Lucca Comics and Games, e del libro fotografico Diabolik dietro le quinte, edito da NPE con immagini dal set del film.
Insomma, questo secondo titolo della trilogia è un film riuscito, non riuscito, fedele all'albo n. 16 del 1964 da cui è tratto, troppo o troppo poco? Il nuovo interprete dell'antieroe dal coltello facile Giacomo Gianniotti, che vediamo nel secondo (e ritroveremo nel terzo) capitolo del franchise (ai lati qualche scatto, sotto anche coi registi sul set insieme ai protagonisti), è migliore o peggiore del precedente Luca Marinelli?
Nella Weird Room numero 10 che vi sorbite al link qui sotto come una coppa di champagne al grand hotel di Ghenf Mario & Roberta ne parlano approfonditamente con il pontifex maximus del krimine colla kappa, evitandovi brutte figure in società quando colla vostra flûte in mano kommenterete le (ottime) interpretazioni di Miriam Leone (Eva KAnt, si pronuncia come il filosofo, attenzione!) e del sofferto Valerio Mastandrea (l'incrollabile Ginko, che qui assesta un duro colpo all'eterno rivale).
Sarà un vero tradimento quello di Eva, di proporzioni - come suggerisce il nome - bibliche?
Riusciremo ancora a pronunziare la 'Erre' dopo aver sorbito la recitazione della duchessa Altea Bellucci?
A voi il video!
E, "mentre su Milano calavano le prime ombre della sera" (come direbbe Nick Carter)... voi seguiteci sempre: pare che ci siano sorprese pronte ad andare sempre al WOW "in scena" nel "buio" di dicembre, mentre starete preparando l'albero di Natale, domandandovi che regalo scovare per quel vorace lettore...
Posthuman Staff