Terzo lungometraggio del 32enne regista del Rhode Island Joe Begos, Bliss l'abbiamo visto in anteprima al Trieste S+F Festival 2019 e ora è approdato felicemente all'home video per Midnight Factory.
Girato in uno sporco 16 mm dai violenti cromatismi rosso/blu, segue l'isterica vicenda della giovane pittrice Dezzy (Dora Madison), che ritrova l'ispirazione perduta grazie alla misteriosa droga del titolo, scoperta in una notte orgiastica con l'amica Courtney (Tru Collins) e il di lei fidanzato.
Droga che però, insieme all'estro pittorico, le accende anche un'insaziabile sete di sangue che rende la seconda parte della breve pellicola (76') un trip visionario quanto sanguinario, in cui il rosso della pittura si mescola a fiumi di sangue.
Nella videorecensione di Mario G sul nuovo canale Youtube di Posthuman
vedete anche le immagini del trailer del film.
Equamente debitore di The Driller Killer (l'artista assassino) e The Addiction (vampirismo come droga), anche se alieno dal coté filosofico di Abel Ferrara e Nicholas St. John, Bliss colpisce come un pugno allo stomaco, ovvero una versione metal del Climax di Gaspar Noé (a sua volta in hv per Midnight Factory).
Ma più a fuoco sulla maledizione del creare di un Devil's Candy, per esempio (che pure trovate sempre per la stessa label).
Maleducato e "punk" nella sceneggiatura oltre che nella fotografia (Mike Testin) e nella recitazione dei giovani protagonisti, Bliss schiera anche una nutrita e sferragliante colonna sonora, con musiche originali di Steve Moore (del duo Zombi, ma anche collaboratore dei Goblin!) e brani di Nymphs, Wild Signals, Beneath Earth and Stone, Bad Looks, Electric Wizard, the Nukes, Doomriders, Brond, Harassor, Wovoka, Isis Deth Crux, presenti con 4 brani, di cui uno ripreso con la band che suona dal vivo nel locale in cui si sballano i protagonisti del film (un omaggio all'indimenticabile Miriam si sveglia a Mezzanotte di Tony Scott?).
Da vedere a volume alto (senza partner schizzinosi/e al fianco).
A presto con nuove videoimmersioni, restate connessi.
The Posthuman Videodrome Entity