Il debutto registico dello sceneggiatore Gilroy stritola gli ipocriti valori da business school del “cogliere ogni opportunità” nella morsa del cinico citizen journalism di cronaca nera. Gran prova di Jake Gyllenhall e Rene Russo.
L’epopea spazio-temporale di Cristopher Nolan porta “a termine” il mistico viaggio oltre l’infinito intrapreso nel '68 dal Bowman kubrickiano. Nuova pietra miliare della s/f, si candida titanicamente a film dell’anno, se non del decennio.
La Compagnia della Fortezza torna sul palco del Teatro Menotti (17-19 ottobre), trasformato in mausoleo della poesia, con l’ultima creazione di Armando Punzo tratta dall’autore-guida Genet, realizzando forse il proprio capolavoro.
“12 ore alla fine”, toccante apocalittico australiano (in sala dal 20 novembre dopo un passaggio al S+F di Trieste), alle stragi cannibaliche tipiche del genere preferisce un dolente risveglio dei sentimenti sul ciglio del baratro.